MATERIE PRIME ALL'ESTERO

Il mondo delle materie prime è in continuo sviluppo.


Nei Paesi che stanno emergendo c’è l’Algeria, che ha da poco ricevuto un importante investimento. Pare che l’azienda statale Sonatrach Group è pronta ad investire un capitale notevole per aumentare la produzione del Petrolio di circa 14% nei prossimi quattro anni. Precisamente, la Sonatrach Group ha intenzione di investire circa 9 miliardi di dollari dal 2017 fino al 2021 in attività di ricerca di Gas Naturale e Petrolio. Negli anni già citati è già prevista anche un’altra spesa complessiva di 50 miliardi di dollari in attività di perforazione visto che il piano iniziale dell’azienda prevedeva una media di almeno 100 pozzi perforati l’anno.


L’Algeria (che è membro dell’OPEC, che è l’acronimo inglese per Organization of the Petroleum Exporting Countries, ovvero dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) è il primo produttore di gas dell’intera Africa e le esportazioni effettuate dalla Sonatrach superano la metà delle entrate del bilancio statale.


Questo nuovo investimento è dato dal problema che la produzione del Petrolio è diminuita dall’agosto 2008, dove è stato toccato il punto più basso dal lontano 2002. Per rilanciare il tutto, il governo ha nominato il nuovo amministratore delegato Ould Kadour, che prenderà il posto di Amine Mazouzi dopo meno di due anni. Si tratta dell’ennesimo AD visto che prima della nomina di Mazouzi l’azienda aveva cambiato ben 5 amministratori delegati per via di scandali di corruzione e mancanze di raggiungimenti degli obiettivi prefissati. Kadour è stato chiamato alla guida della Sonatrach Group, ed uno dei suoi primi obiettivi è quello di aumentare entro il 2021 la produzione di Petrolio annua, che prevede il superamento di 230 milioni di tonnellate anche grazie all’incremento dell’output di tutte le ditte straniere che operano in loco. Queste società, secondo varie stime, pare che aumenteranno le estrazioni per più di 10 milioni di tonnellate entro il 2021.
L’aumento delle attività della Sonatrach però potrebbero complicare gli sforzi per ridurre l’eccesso di offerta di greggio, perché l’Algeria ha sempre sostenuto l’OPEC e il suo progetto di contrazione produttiva, che vuole una diminuzione complessiva di circa 1.8 milioni di barili giornalieri nei mesi che vanno da gennaio 2017 a giugno 2017.

Tutti i dati riportati sono stati rilasciati da Farid Djettou, leader di Sonatrach, durante la North Petroleum Exhibition and Conference che ha avuto luogo ad Oran, e tutti i dati divulgati al pubblico sono a cura di Bloomberg.

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